PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE IN EMERGENZA: UN PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO AGLI OPERATORI DELLA POLIZIA LOCALE
Quadro teorico di riferimento
Negli ultimi 25 anni abbiamo assistito alla nascita ed allo sviluppo di una nuova disciplina legata al contesto dell’emergenza che sta incontrando sempre maggiore interesse e diffusione: la Psicologia dell’Emergenza.
Nel 1983 Mitchell e collaboratori hanno sviluppato un programma di Gestione Globale dello Stress da Incidenti Critici (CISM), rivolto alla formazione e al supporto degli operatori che lavorano in emergenza. Questo programma, o qualche variante dello stesso, viene utilizzato in molti paesi occidentali nei piani nazionali rivolti alla gestione delle emergenze. Il percorso formativo proposto si inserisce in questo quadro teorico di riferimento, nonché nelle linee guida europee della Task Force della European Federation of Psychologist’s Associations (EFPA) della Psicologia dei Disastri e della Crisi.
All’ interno di questi programmi, particolare attenzione viene attribuita al ruolo della formazione degli operatori delle forze dell’ordine, sia per quel che concerne le abilità di comunicazione durante i servizi sia rispetto alla capacità di riconoscere e gestire le proprie ed altrui emozioni. L’operatore infatti si trova spesso ad intervenire in situazioni particolarmente critiche che possono costituire dei reali fattori di rischio per il suo equilibrio psicofisico.
La conoscenza e la capacità di padroneggiare tecniche comunicative efficaci favorisce negli operatori della Polizia Locale l’instaurarsi di una relazione costruttiva con l’utenza, in particolare attraverso la prevenzione e gestione di comportamenti aggressivi.
Il CISM prevede inoltre interventi di formazione e supporto psicologico a diversi livelli. In ambito preventivo, l’attenzione è rivolta alla formazione e psicoeducazione degli operatori rispetto ai temi di stress e resilienza e al supporto degli stessi attraverso gruppi di condivisione e sostegno. Rispetto all’area di intervento specialistico in caso di Incidenti Critici, sono inoltre previsti gruppi volti a favorire il processo di normalizzazione delle reazioni emotive (Debriefing).
Obiettivi
Per quel che riguarda l’area contemplata dal CISM come prevenzione/informazione, il percorso formativo proposto ha come finalità principale quella di favorire nell’operatore della Polizia Locale l’acquisizione di competenze comunicativo-relazionali, di comportamenti assertivi volti alla gestione dell’aggressività, individuazione dei fattori di rischio e dei segnali legati allo stress, modalità di coping e valorizzazione delle risorse personali.
L’acquisizione di tali competenze potrà favorire una maggiore efficacia d’intervento durante il servizio.
Modalità di intervento
Per quanto riguarda l’area di prevenzione/informazione il percorso si articola in due moduli costituiti da due incontri ciascuno, ognuno della durata di circa due ore, che si terranno presso i locali messi a disposizione dall’ente.
Le attività saranno condotte e monitorate da due psicologhe esperte in Interventi Relazionali in Contesti di Emergenza.
Gli incontri saranno condotti alternando lezioni frontali teoriche e attività di gruppo maggiormente interattive, in modo da facilitare uno scambio continuo e costruttivo tra i partecipanti.
Al fine di stimolare e mantenere l’attenzione e la motivazione verranno inoltre utilizzate diapositive, cartelloni, attività di role playing, Metaplan.
Per quel che riguarda l’area del supporto/intervento, è possibile promuovere gruppi di condivisione e sostegno per gli operatori, della durata di circa due ore ciascuno, da svolgersi con cadenza bi o trimestrale.
In caso di Eventi Critici è infine possibile, come previsto dal CISM, organizzare gruppi di Debriefing per la squadra coinvolta.
Programma e contenuti degli incontri
Primo modulo: comunicazione e assertività
Iº INCONTRO
Presentazione dei formatori e dei partecipanti
Introduzione: breve presentazione del percorso formativo e definizione degli obiettivi
La comunicazione:
Caratteristiche generali
Comunicazione verbale e non verbale
A chi comunicare
Quando comunicare: la curva dell’informazione e la scala dei bisogni
I principi e i contenuti della comunicazione
Discussione di gruppo
IIº INCONTRO
L’assertività:
Questionario
Quadro teorico di riferimento
Strumenti e tecniche della comunicazione assertiva
Esercitazione
Discussione di gruppo
Secondo modulo: stress ed emozioni
IIIº INCONTRO
Lo stress negli operatori: un nuovo punto di vista
Somministrazione scala IES-R
Caratteristiche degli eventi critici
Caratteristiche dell’operatore
Stress cumulativo e burn out
Stress post-traumatico
IVº INCONTRO
Fattori di protezione ed identificazione delle risorse
Metaplan
La resilienza e le strategie di coping
Il CISM: l’importanza del supporto in caso di evento critico
Questionario di valutazione del Corso
Chiusura
È possibile svolgere l’intero percorso formativo articolato nei quattro incontri sopra descritti o scegliere singoli moduli di due incontri ciascuno (comunicazione vs stress ed emozioni).
Disponibilità per incontri monotematici di approfondimento su richiesta della committenza, in particolare sugli aspetti psicologici nelle maxiemergenze (NBCR e gestione del panico nella folla)
Disponibilità a condurre gruppi di condivisione e supporto a cadenza bimestrale o trimestrale con i soccorritori.
Disponibilità a condurre gruppi di Debriefing con gli operatori coinvolti in eventi particolarmente critici.
ALTRI CORSI
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Progetto
intervento di
:Gestione Globale dello Stress negli Incidenti Critici ( CISM) nello
specifico
–Rapina in BANCA/ POSTA /NEGOZI....
In
seguito ad una rapina ,le persone “vittime” di tale evento
critico possono essere aiutate a superare il trauma e/o a ridurre e
prevenire le eventuali conseguenze con un programma specifico di
intervento: CISM
L’intervento
verrebbe strutturato nelle modalità seguenti:
- incontro di DEFUSING : nell’immediato rivolto a tutte le persone coinvolte , psicoeducazione e monitoraggio delle reazioni , individuazione di eventuale intervento individuale
- incontro di DEBRIEFING : dopo una settimana / dieci giorni , per stabilizzare , mitigare i sintomi acuti , promuovere il recupero. Valutazione di un eventuale secondo incontro dopo un mese.
- VALUTAZIONE di eventuali interventi individuali che CRISI può assicurare con terapeuti formati all’EMDR