lunedì 1 aprile 2013

LA PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA

LA PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA

(da Emdr Italia rivista di Psicoterapia EMDR - Anno XII 02-2013 n.25)

Il bisogno di mantenere il controllo in ogni situazione caratterizza lo stile di pensiero tipico dell'uomo occidentale. Questa credenza, tuttavia , si scontra con la realtà in particolare in occasione di disastri ( che siano questi naturali o causati dall'uomo).La storia delle emergenze ( disastri naturali , guerre, carestie e epidemie) si affianca da sempre a quella dell'uomo e sono diverse le fonti che documentano le riflessioni sulle loro cause e conseguenze.le considerazioni che attualmente ruotano ai contesti d' emergenza si stanno arricchendo anche grazie al contributo della Psicologia , sia in quanto scienza che dal punto di vista dell'intervento clinico 
( Fernandez I. et al , 2011). Le conseguenze psicologiche dei traumi dovuti a incidenti, disastri, catastrofi, possono impedire il ritorno alla normalità. Per questo motivo è necessario che nei programmi di assistenza alle vittime vengano inclusi anche programmi di assistenza psicologica adeguata alla cultura dei luoghi di appartenenza ( United Nations Assembly Economic and Social Council,2000).La psicologia dell'emergenza studia il comportamento umano ( e animale) in presenza di sollecitazioni che hanno caratteristiche di  minaccia e di urgenza. Riguarda le reazioni delle vittime , degli operatori e della comunità per quanto riguarda le reazioni emotive , comportamentali e cognitive. Per quanto riguarda l'intervento clinico , la Psicologia dell'Emergenza opera su due fronti: da una parte la prevenzione dello sviluppo dei disturbi psicologici che potrebbero insorgere e dall'altra la terapia dei sintomi o disturbi correlati a stress post-traumatici. Pertanto , la Psicologia dell'Emergenza può essere considerata come una disciplina che si occupa degli interventi clinici e sociali in situazioni di calamità , disastri ed emergenza. Studia , cioè , il comportamento degli individui , del gruppo e della comunità nel momento in cui si verifica una situazione di crisi( Fernandez I. et al. 2011). L'intervento psicologico si struttura attraverso fasi successive. Se nelle fasi preliminari il focus è principalmente sugli aspetti gestionali , nelle fasi che seguono , l'attenzione è focalizzata sugli aspetti personali: la competenza comunicativa dei soccorritori rappresenta un ponte tra i bisogni individuali e le esigenze della collettività ( Rovetto e Moderato 2006).Gli interventi successivi a un evento che si configura come potenzialmente stressante sono quindi diretti , da un lato , a realizzare un clima e un contesto accogliente allo scopo di prestare attenzione e conforto, riducendo così la condizione di ipervigilanza e, dall'altro , a fornire informazioni alle persone coinvolte ( Fernandez I. et al. 2011). Sono necessari , perciò competenze empatiche e di pensiero strategico , congiuntamente all'addestramento a lavorare in gruppi.